L’origine del nome Recioto non è certa; forse deriva dal dialettale “recie” (orecchie) con cui si indicano i racimoli laterali più zuccherini dei grappoli d’uva; forse deriva dal latino “racemus” che significa grappolo o forse da “recis” vocabolo del tardo latino medioevale dal significato di grappoli staccati ed appesi.
Le uve: 70% Corvina e Corvinone, 30% Rondinella ed altri vitigni autoctoni. La vendemmia è tardiva (a Ottobre) per favorire la maturazione fisiologica dei grappoli, con il massimo accumulo di zuccheri.
Il vigneto: Vigneti collinari della zona Classico della Valpolicella, selezionati in particolare nel comune di Marano di Valpolicella, dove il “terroir” è ideale per ottenere uve adatte all’appassimento.
La vinificazione: Rispetto l’Amarone la scelta ricade dunque su uva con caratteristiche diverse: molto più ricca in zuccheri, acidità e colore; è inoltre molto sana e spargola, adatta ad una maggiore surmaturazione per tempi di appassimento più lunghi. La fermentazione alcolica è molto lenta e dura in totale più di un mese, di cui 10-15 gg. sono di macerazione a freddo con miglior estrazione di colore e precursori di aromi. Si blocca spontaneamente a 13–14° alcole con un residuo zuccherino di oltre 100 g/l. Seguono 12 mesi circa di affinamento in barrique, dove avviene la fermentazione malolattica.
Il vino: Rosso vellutato molto intenso, con riflessi violacei. Dolce ma bilanciato dalla acidità, per cui lascia la bocca pulita, di gran corpo. Lunga persistenza aromatica con caratteri fumè, di cacao, sentori di vaniglia, spezie ed uva appassita.
Abbinamenti gastronomici: Tipicamente vino da dessert o da meditazione. Da consigliare con dolci secchi (crostate) o meglio ancora al cioccolato fondente.